Ricordo quel meraviglioso istante:
Tu mi apparisti avanti,
Come visione passeggera,
Come genio di pura bellezza.
Tra i languori di disperata tristezza,
Tra le agitazioni di rumorosa vanità,
A lungo mi sonò la dolce voce
E sognai le care sembianze.
Nel deserto, nel buio dell'esilio
Piano si trascinarono i miei giorni
Senza deità, senza ispirazione,
Senza lacrime, senza vita, senza amore.
E' giunto all'anima il risveglio:
Ed ecco sei di nuovo apparsa,
Come visione passeggera,
Come genio di pura bellezza.
E il cuore palpita in ebbrezza,
E son per lui risorte
E deità, ed ispirazione,
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