lunedì 18 giugno 2012

SERA D'INVERNO

Copre di bruma il cielo la bufera,
Torcendo turbini di neve;
Urla come una fiera, 
Piange come un bambino,
O sul vetusto tetto
Fa sonare d'un subito la stipa,
O come un attardato viaggiatore
Ci bussa alla finestra.

Il nostro antico tugurio
E' triste e scuro.
Perché, vecchina mia,
Ti sei taciuta accanto alla finestra?
L'urlo della tempesta
Ti opprime, amica cara,
O sonnecchi al ronzio 
Del tuo fuso?

Beviamo, buona compagna
Della povera giovinezza mia,
Beviamo per dimenticare; dov'è dunque la coppa?
Sarà più lieto il cuore.
Cantami la canzone di come la cincia
Quieta viveva di là dal mare;
Cantami la canzone di come la fanciulla
Andò per acqua sul mattino.
Copre di bruma il cielo la bufera,
Torcendo turbini di neve;
Urla come una fiera,
Piange come un bambino.
Beviamo, buona compagna
Della povera giovinezza mia,
Beviamo per dimenticare; dov'è dunque la coppa?
Sarà più lieto il cuore.

(1825)

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